Il killer sarebbe Francesco Comandè, spalleggiato da Umberto Rizzitano. Secondo il magistrato, l’uomo sarebbe stato spinto da motivi abbietti e futili maturati in un contesto mafioso. La missione di morte, che aveva come obiettivo ‘solo’ uno dei due fratelli, Paolo Giacalone, avvenne l’11 aprile del 2006.
