“Sono sereno, anche se sono povero e non ho più niente”: il falso pentito Vincenzo Scarantino ostenta serenità nonostante ancora una volta si sia contraddetto davanti all’autorità giudiziaria. Sentito, in controesame al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D’Amelio che vede imputati i poliziotti Bo, Ribaudo e Mattei, l’ex picciotto della Guadagna ha indicato solo nei tre funzionari gli autori delle pressioni che lo indussero a mentire sulla fase esecutiva dell’attentato costato la vita al giudice Paolo Borsellino.
