Il santuario della Madonna di Polsi, alle pendici dell’Aspromonte, viene indicato in diverse inchieste della magistratura come luogo d’incontro dei boss di ‘ndrangheta, in concomitanza con la festa dell’1 e 2 settembre che richiama migliaia di fedeli. Il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, aprendo un incontro sul tema Madonna di Polsi, la simbologia del santuario tra sacro e legalità, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, ha confermato e accusato: “Qui la ‘ndrangheta è sempre andata a braccetto con pezzi di Chiesa. E la società civile non è stata attenta. Oggi è una gioia e un onore la vostra presenza in questo luogo simbolo del Sud dove c’è una Chiesa che cerca di abbattere da questo luogo simbolico l’immagine di un luogo contiguo con la ‘ndrangheta”.
