Fermato agli imbarcaderi della Caronte, appena sbarcato da un traghetto proveniente dalla Calabria, dice ai finanzieri di essere giunto in Sicilia per sostenere un colloquio di lavoro in un’azienda. Ma in una destinazione imprecisata. Una frottola bell’e buona, accompagnata da atteggiamenti di forte preoccupazione che hanno spinto le Fiamme gialle a perquisire il suo veicolo. Che il conducente di un’autovettura stesse mentendo si è appreso subito dopo: nel mezzo di trasporto nascondeva ben 32 chilogrammi di marijuana. Un ingente quantitativo che si aggiunge alla “montagna” già sequestrata dalla Guardia di finanza e in transito dallo Stretto, sempre più crocevia del narcotraffico.
