Sistema Montante, «nulla era casuale».

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«Capii che nulla accadeva per caso». Con queste parole dell’ex sindaco di Caltanissetta, Salvatore Messana, si è riaperto ieri, nell’aula bunker di Caltanissetta, il processo con rito ordinario sul cosiddetto “Sistema Montante”. Ovvero il sistema di ricatti, spionaggi e non solo, addebitato ad Antonello Montante, ex numero uno di Confindustria in Sicilia, al tempo vero e proprio paladino dell’antimafia. «Montante – ha detto Messana rispondendo alle domande del pm Maurizio Bonaccorso – mi fu presentato da Nardulli, un sottufficiale della Guardia di finanza, durante la campagna elettorale del 1999. Mi disse che era un giovane industriale e poteva essere utile alla campagna stessa».