Alle misure di custodia cautelare seguono adesso i sequestri. Va avanti la maxi-inchiesta denominata “Beta”, sulla costola di Cosa nostra catanese attiva a Messina e rappresentata, a giudizio dell’accusa, dalla famiglia Romeo. Proprio Vincenzo e Pasquale Romeo, insieme a Biagio Grasso, sono destinatari di un ulteriore provvedimento eseguito dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, con il supporto dei colleghi del Comando provinciale di Messina, e firmato dal gip del Tribunale, su richiesta del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dei sostituti Liliana Todaro, Maria Pellegrino e Antonio Carchietti.
