“Montante è stato il motore immobile di un meccanismo perverso di conquista e gestione occulta del potere che, sotto le insegne di un’antimafia iconografica, ha sostanzialmente occupato, mediante la corruzione sistematica e le raffinate operazioni di dossieraggio, molte istituzioni regionali e nazionali”. Sono le conclusioni che il Gup di Caltanissetta, Graziella Luparello, scrive in coda alle oltre 1.700 pagine di motivazioni della sentenza di condanna a 14 anni per l’ex presidente di Confindustria Sicilia.
