“Strozzava” ristoratore in crisi con tassi usurari fino al 120%.

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Papa Francesco l’ha definita una “pandemia sociale”. Le forze dell’ordine “un cancro da estirpare” che vede vittime persone sprofondate in una pesante e mortificante crisi economica. Parliamo dell’usura, reato che si aggrava quando, come nel caso di cui parliamo, si fa forte del metodo mafioso. L’indagine è stata coordinata dalla Procura ed eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria del Comando provinciale, che hanno arrestato in flagranza di reato Giuseppe Luigi Celi, 33 anni. I militari hanno esaminato la posizione economica e finanziaria di un ristoratore catanese in forte difficoltà già da prima che iniziasse l’emergenza Covid. L’uomo aveva nel tempo maturato un’esposizione debitoria nei confronti di Celi caratterizzata da tassi usurari superiori al 120% su base annua.