«Esco dall’udienza dinanzi alla Corte d’appello di Caltanissetta – dice trafelato l’avvocato Carlo Taormina – Antonello Montante ha chiesto di vuotare il sacco, di essere sottoposto all’interrogatorio del procuratore generale, delle parti civili e dei suoi difensori». L’ex potente dell’antimafia, il leader di Confindustria condannato a 14 anni per associazione a delinquere, annuncia di voler rompere il suo lungo silenzio.
