Per la difesa di Antonello Montante, il processo non si può celebrare a Caltanissetta, perché c’è “un pregiudizio dei magistrati nisseni – accusa l’avvocato Carlo Taormina – con cui l’ex leader di Confindustria ha condiviso per dieci anni il compimento di proficue attività antimafia e rapporti personali, fino alla familiarità, che non permettono serenità di giudizio”. Gli avvocati Taormina e Giuseppe Panepinto chiedono alla Corte di Cassazione la rimessione del processo per legittima suspicione.
