È una camorra capace di «cambiare pelle» quella dei D’Albenzio di Maddaloni, in grado di adeguarsi alla crisi economica delle aziende colpite dall’emergenza coronavirus, abbassando la rata del pizzo, con l’obiettivo di rimanere radicata sul territorio anche grazie alla forza intimidatrice delle sue armi, che non le sono mai mancate: è questa la fotografia del clan smantellato dalla polizia di Caserta e dalla Dda di Napoli (sostituto procuratore Luigi Landolfi, procuratore aggiunto Luigi Frunzio) con nove arresti eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile.
