«Mio padre, Beppe Alfano, fa più paura da morto che da vivo». La voce dall’altra parte del tele¬fono è quella di Sonia Alfano, figlia del corrispondente de “La Sicilia” ucciso 27 anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto. È la voce di chi lotta e non si arrende, di chi vuole verità e giustizia perché su quanto accaduto la sera dell’8 gennaio 1993 ci sono ancora tanti, troppi, misteri.
