I giudici: «un uomo d’onore che gestiva un’impresa mafiosa».

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Un uomo d’onore. Che gestiva un’impresa mafiosa. Lo definiscono così, Domenico La Valle, i giudici della Sezione di misure di prevenzione del Tribunale che hanno detto sì ad un sequestro milionario. Scrivono nel provvedimento i magistrati come sia possibile sostenere, alla luce delle risultanze investigative e processuali, che «… il La Valle non sia semplicemente “appartenente” ad una struttura criminosa organizzata ai sensi dell’art. 416 bis ma che lo stesso sia effettivo partecipe del sodalizio criminoso denominato clan di Mangialupi, radicato sin dagli anni ’80 nell’omonimo rione sito nella zona sud della città di Messina, da tempo oltremodo risalenti».