Carne equina in dono per la “coca buona”

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Il calabrese Antonino Caracciolo aveva ambizioni espansionistiche. E avrebbe chiuso affari anche con grossisti della droga catanesi. Uno degli indagati chiave dell?inchiesta Magma bis della Dda di Reggio Calabria, che ha bloccato un traffico internazionale di stupefacenti nell?asse Brasile, Svizzera e Calabria, ha tenuto stretti contatti con criminali siciliani. Caracciolo, in particolare, avrebbe messo a disposi-zione del gruppo della ?ndrangheta capeggiata da Umberto Bellocco (con cui poi avrebbe avuto problemi) la sua fitta rete di conoscenze criminali nel settore, con agganci anche in Sicilia. Precisamente a Messina e Catania.