«Anche a Reggio, a Gioiosa Jonica nella Locride esisteva una ramificazione della P2. Durante un incontro a cui partecipai si parlava di candidati alla Regionali nei primi anni Novanta. I candidati erano Pietro Fuda, Amedeo Matacena, Zavettieri, Aranti, Zito, ma anche l’avvocato Paolo Romeo, si parlava anche di Luigi Fedele. Per loro bisognava raccogliere voti. Si parlava di sostegno elettorale mentre le candidature erano state stabilite dai Piromalli-Molè, e dai Pesce, Bellocco, Mancuso». La politica, o meglio gli appoggi che alcuni esponenti e candidati alle elezioni Regionali avrebbero avuto dalla ‘ndrangheta e poteri forti e deviati, al centro dell’udienza di ieri di ‘Ndrangheta stragista.
