La spartizione dei proventi delle estorsioni a S. Giovannello

Fronte comune nel nome degli affari. Con gerarchie e margini di autonomia diversi e soprattutto accettando una spartizione dei proventi differenziata in proporzione all’autorevolezza criminale, le ’ndrine della città condividevano l’aggressione al tessuto economico. Nel centro storico, nelle periferie nord e sud della città ed imponendo pizzo e tangenti a commercianti, imprenditori, costruttori: estorsioni a tappeto soprattutto all’indomani della pax mafiosa dei primi anni Novanta. Anche di questo scenario criminale si è discusso davanti al Tribunale collegiale (presidente Silvia Capone, giudici a latere Carla Costantino e Marco Cerfeda) nel processo “Epicentro” con il collaboratore di giustizia Roberto Moio (verbale d’udienza del 21 ottobre scorso).