Un imputato del processo “Gotha 6” presenta ricorso alla Corte Europea

Un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, corredato da una mole impressionante di atti. Che contesta la sentenza della Cassazione, il sigillo finale, del maxiprocesso “Gotha 6”, una delle tante puntate investigative sulla famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto e le sue varie diramazioni lungo la zona tirrenica della provincia messinese. È questa la clamorosa iniziativa che hanno intrapreso l’avvocato Giuseppe Lo Presti, che nel procedimento assiste Antonino Calderone “Caiella”, condannato all’ergastolo per diversi omicidi, e il collega Francesco Torre. E sono molto interessanti le considerazioni che i due legali hanno affidato ad una nota, per spiegare le ragioni che li hanno portati a depositare in questi giorni un ricorso davanti alla Cedu, per contestare una violazione del diritto di difesa.