Le certezze granitiche dei superesperti dei carabinieri del Ris. E le crepe d’indagine di cui sono convinti i difensori. In mezzo una lunga udienza cruciale in corte d’assise, forse quella della svolta processuale, dagli accenti parecchio tecnici. Al centro il duplice omicidio di Camaro San Luigi del 2 gennaio 2022. La sparatoria di via Eduardo Morabito finita in tragedia con la morte quasi istantanea del 31enne Giovanni Portogallo e dopo qualche giorno, in ospedale, anche del 35enne Giuseppe Cannavò, rimasto gravemente ferito. Alla sbarra, come si diceva una volta, c’è un solo imputato, ed è il 37enne Claudio Costantino, presente in videoconferenza (l’Amministrazione penitenziaria, con una nota fatta pervenire alla corte, ritiene che per motivi di sicurezza non è possibile disporne la presenza fisica in udienza). Secondo la Procura quel giorno è lui che ha scaricato un intero caricatore di una semiautomatica calibro 9×21 addosso a Portogallo e Cannavò, non lasciando loro scampo.
