L’arroganza del capomafia sulla strage dei Georgofili. “Inviarono degli incapaci io non avrei fatto vittime”

Il boss Matteo Messina Denaro parla di omicidi efferati, di attentati e stragi secondo un suo punto di vista e analizza le azioni di Cosa nostra. Il capomafia — latitante per trent’anni — decide di parlare davanti a un giudice il 16 febbraio scorso, esattamente a un mese dal suo arresto (16 gennaio 2023), partecipando all’unico processo fra i tanti in cui era imputato, mentre a tutti gli altri ha sempre rinunciato. In questo procedimento accusato di tentata estorsione decide però di rispondere alle domande del presidente Alfredo Montalto, e lo fa — come lui stesso ha dichiarato — per una questione d’onore. Messina Denaro dunque parla, ma non a ruota libera, le sue affermazioni sono state contestate e riprese dal giudice Montalto, il quale gli ricorda fra le altre cose che era stato pure condannato perla strage dei Georgofili che provocò cinque vittime fra cui una neonata.