“Gambling”, in Appello assolti i fratelli Ripepi

La Corte d’appello ha chiuso l’ultimo capitolo del processo “Gambling”, celebrato con il rito abbreviato, assolvendo i fratelli Francesco e Rocco Ripepi. Il processo era ritornato in secondo grado dopo il rinvio della Corte di Cassazione che aveva annullato la sentenza, contro la quale era stato proposto ricorso dal legale dei due imputati, l’avvocato Giancarlo Murolo. Secondo l’accusa della Dda reggina, i due Ripepi avevano agevolato la ‘ndrangheta, mentre solo a Rocco Ripepi veniva contestata l’intestazione fittizia di beni, per aver fittiziamente intestatosi, per conto del collaboratore di giustizia Mario Gennaro, la quota del 25% della S.r.l. Unigamingitaly, titolare di una piattaforma di gioco online. Contro la sentenza emessa il 19 luglio 2019 dalla Corte d’appello, l’avvocato Murolo aveva proposto ricorso per Cassazione, evidenziando che l’estraneità dei fratelli Ripepi si sarebbero dovute cogliere dalle medesime dichiarazioni del collaboratore, principale imputato dell’inchiesta “Gambling”.