Collusioni con i clan, condannati tre fratelli dell’ex senatore Cesaro

Si chiude con 21 condanne e con pene severe inflitte a tre fratelli dell’ex parlamentare di Forza Italia Luigi Cesaro il processo scaturito dall’inchiesta condotta dal Ros dei carabinieri sull’ipotesi di accordi politico-mafiosi nel comune di Sant’Antimo e su un presunto “patto di reciproca convenienza” che sarebbe stato sancito tra il clan camorristico Puca e la potente famiglia impegnata negli affari e in politica. I giudici hanno inflitto 11 anni di reclusione ad Antimo Cesaro, che doveva rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. A 10 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno per concorso esterno sono stati condannati Aniello e Raffaele Cesaro. Il verdetto è stato emesso dopo quasi sette ore di camera di consiglio dai giudici della terza sezione penale presieduta da Elvira Russo con a latere Alessandro Cananzi e Luana Romano. Assolto Corrado Chiariello, assistito dall’avvocato Ivan Filippelli, che doveva rispondere di voto di scambio aggravato.