Undici condanne, di cui quattro rimodulate, e un’assoluzione. È questa l’estrema sintesi del giorno dell’accusa al processo d’appello per i riti ordinari della maxi inchiesta “Dinastia”. Si tratta del procedimento scaturito dall’operazione antimafia portata a termine all’alba del 28 febbraio 2020 dai carabinieri del Ros e delle Compagnie di Barcellona e Milazzo ed estesa anche a Terme Vigliatore e alle isole Eolie. Le accuse variavano dal concorso in associazione mafiosa per alcuni al favoreggiamento per reati di mafia, e per altri ancora invece l’accusa era quella di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. A rappresentare l’accusa davanti ai giudici d’appello è stato il sostituto procuratore generale Maurizio Salamone, che è intervenuto per parecchie ore ricostruendo tutta la vicenda.
