Persino la gestione degli ambulatori era in parte affidata ai parcheggiatori abusivi. Perché nell’Ospedale San Giovanni Bosco del Rione Amicizia capitava anche che il ticket per le visite venisse pagato ai guardamacchine che poi versavano il provento ai Contini. Lo racconta il pentito Teodoro De Rosa rispondendo alle domande dei magistrati della Dda di Napoli. Il quadro che ne esce è sconvolgente: l’ospedale era stato trasformato nella centrale operativa della cosca che lo usava anche per summit di camorra, con appuntamenti tra affiliati addirittura in Ginecologia e in Direzione sanitaria, e come piazza di spaccio, con i “clienti” che venivano mandati dai pusher all’interno del nosocomio dove anche alcuni medici e infermieri erano tra i consumatori di cocaina, stando da quanto emerge dalle indagini. E nell’ospedale aveva il compito di tenere i rapporti con medici e infermieri Gennaro Manetta, detto Maradona, ex consigliere municipale, per ora sfuggito al blitz dei carabinieri, che hanno eseguito undici misure cautelari nei confronti di presunti affiliati alla famiglia malavitosa, federata nella cosiddetta Alleanza di Secondigliano, emesse dal gip Federica Colucci su richiesta della Procura guidata da Nicola Gratteri.