L’esito era nell’aria, soprattutto dopo la decisione della Cassazione che, due anni fa, aveva annullato tutte le condanne e aveva rimandato indietro il processo per un nuovo giudizio di secondo grado. Nel pomeriggio di ieri, la conclusione dell’appello bis, che riporta il procedimento “Deus” al primo grado, quando il Tribunale di Palmi aveva ridimensionato il castello accusatorio, nella parte che riguardava le presunte interferenze del potente clan rizziconese nella vita pubblica cittadina. Una sentenza che era stata inasprita dal giudizio della Corte d’appello di Reggio Calabria, ma che era stata a sua volta fatta letteralmente a pezzi dalla Cassazione: condanne annullate e processo che ritornava in Appello.
