Un centinaio di giorni e una ventina di interrogatori dopo, la collaborazione con la giustizia di Francesco Schiavone detto “Sandokan” si è già arenata. La decisione dello storico padrino del clan camorristico dei Casalesi di parlare con i magistrati aveva suscitato aspettative molto alte, considerando la caratura criminale e l’impegno, manifestato nei primi colloqui, a dire la verità in quanto “ uomo d’onore”. Il primo bilancio, invece, viene ritenuto fortemente negativo dalla Procura di Napoli. Le valutazioni definitive saranno assunte nelle prossime ore, ma almeno in questa fase il percorso appare virtualmente interrotto. È blindatissimo il procuratore Nicola Gratteri. Dal suo ufficio, all’ottavo piano del Centro direzionale, nessun commento, né indiscrezione su questo punto. Massimo riserbo sia nelle stanze del pool.