I rifornimenti di stupefacente dal canale di approvvigionamento calabrese sino ai Nebrodi sono stati tracciati nel filone dell’indagine condotto dai carabinieri di Messina Sud, che hanno individuato tra le principali piazze di spaccio destinatarie della droga in transito e gestita nel capoluogo peloritano, proprio quelle sul versante tirrenico nebroideo, con specifici appoggi nella zona di Tortorici. In tale contesto gli inquirenti delineano come figura di primo piano Sebastiano Galati Massaro, ritenuto legato da un «rapporto stabile di fornitura» al gruppo messinese, nonché «intraneo all’organizzazione criminale» di cui si occupava di distribuirne il prodotto nella zona nebroidea.
