Quella partita di 250 chili di hashish trattata da Iannello e Benenati

È il 2 febbraio del 2023, quindi praticamente poco tempo fa. Sono le sei del pomeriggio e ci sono le telecamere dei carabinieri a monitorare la concessionaria SJ Auto di Barcellona. E i militari vedono in diretta l’arrivo di Filippo Benenati e Salvatore Iannello, sono loro la coppia “emergente” dello spaccio codificata in questa nuova inchiesta per la zona tirrenica. Con loro ci sono due rappresentanti di un gruppo catanese, Nando Russo e Sebastiano Russo. La vicenda, molto emblematica, viene ricostruita dettagliatamente nella sua ordinanza di custodia dalla gip Simona Finocchiaro. Poco dopo – racconta la gip Finocchiaro -, i fratelli Russo e Benenati – avendo cura che il cancello della rivendita restasse chiuso e Iannello vigilasse all’ingresso, insieme all’altro accompagnatore dei Russo – si appartavano all’interno, per trattare, evidentemente dell’approvvigionamento della droga; che i tre stessero discutendo di delicate questioni illecite emergeva dalle particolari cautele che adottava Iannello Salvatore segnalando al catanese di bussare alla porta in caso di allarme.