Regge l’accusa di “Epicentro”, 44 condanne

Pene severe in primo grado, pene severe in Appello. Regge l’accusa sostenuta dal pool antimafia, guidato da Giovanni Bombardieri, contro capi e fiancheggiatori delle ’ndrine più potenti della città. Dai De Stefano, Tegano, Molinetti e Condello di Archi, i Barreca di Pellaro e Bocale, i Libri di Cannavò, i Ficara-Latella di Ravagnese, gli Zito-Bertuca e Rugolino di Catona. I vertici del mandamento “Città”. La Corte d’Appello (presidente Alfredo Sicuro, giudici consiglieri Giuseppe Perri e Cristina Foti) hanno inflitto 44 condanne, di cui 11 confermate rispetto al verdetto del Gup e 33 rideterminate con lievi riduzioni di pena ed esclusione, per alcune posizioni, dell’aggravante mafiosa. Dato da sottolineare le undici assoluzioni, rispetto alle 5 del processo di primo grado (quattro delle quali confermate). La Corte d’Appello ha inoltre revocato la confisca e disposto «l’immediata restituzione agli aventi diritto» delle quote sociali e del patrimonio aziendale della Nautica Gallicese; del patrimonio aziendale della Bingo Arcobaleno, delle quote e del patrimonio aziendale di Center Clean; della ditta individuale Officine Giustra.