Puntava ad «espandersi» anche a Milano con un «grosso affare» con al centro una proprietà immobiliare di 2000 metri quadri nel quartiere di Bisceglie e con una importante «operazione» relativa a un edificio in Via Tertulliano, non molto distante da viale Umbria, Giovanni Bontempo, in carcere dallo scorso 18 luglio assieme a Francesco Scirocco, i due imprenditori ritenuti legati al clan mafioso dei “Barcellonesi” di Messina e accusati dalla Dda milanese di intestazione fittizia aggravata dall’aver agevolato Cosa Nostra. Gli interessi dell’imprenditoria siciliana «alla forte espansione immobiliare milanese» spuntano in alcune intercettazioni agli atti dell’indagine del pm Silvia Bonardi che ha acceso un faro sull’attività di Bontempo e Scirocco e sulla società, la Infrastrutture “M&B”, con sede nel capoluogo lombardo, e operativa in tutta Italia. I due avrebbero voluto entrare nel maxi appalto per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
