Trasportava hashish Inflitti 3 anni e 2 mesi

Ci sono da registrare altri step processuali per la prima tranche della maxi inchiesta antidroga con cui la Procura e i carabinieri hanno praticamente aggiornato nel giugno scorso le rotte dei traffici di stupefacenti tra la città, la provincia e i bacini internazionali di rifornimento. Ieri davanti alla gup Simona Finocchiaro è comparso in udienza preliminare, per essere giudicato con il rito abbreviato, il messinese 63enne Giuseppe Maressa, che è stato assistito dall’avvocato Giuseppe Bonavita. Maressa, che è stato condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione, è ritenuto che il 19 aprile del 2022 ha materialmente trasportato e consegnato a altri indagati dell’inchiesta, 35 chili di hashish, ricevendo una prima tranche di pagamento di 20mila euro, con l’impegno a pagare il saldo con altri 22mila euro. L’indagine, denominata “Dinamite”, ha smantellato un impressionante traffico di droga internazionale pesante e leggera che dal 2019 fino ai nostri giorni ha letteralmente invaso la provincia di Messina, tra la città, Barcellona, Milazzo e i Nebrodi.