“Faust”, non c’è stata infiltrazione mafiosa

Non c’è stata infiltrazione mafiosa al Comune di Rosarno. Così ha deciso, nella serata di ieri, il collegio del Tribunale di Palmi nella sentenza con la quale ha giudicato gli imputati coinvolti nel processo “Faust”. I giudici palmesi, infatti, hanno escluso per tutti l’accusa di associazione mafiosa, ridimensionando di molto il quadro accusatorio che era stato rappresentato in aula dalla Procura antimafia di Reggio Calabria. Un’operazione, tra l’altro, che aveva portato all’arresto, alle successive dimissioni dell’allora sindaco medmeo Giuseppe Idà (assolto dopo la fine del processo di primo grado) e allo scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. Sono sedici le condanne comminate dal Tribunale, nelle quali non emerge però l’asserito legame tra la politica e la presunta cosca Pisano.