Vent’anni di reclusione. È questa la condanna decisa da giudici e giurati in corte d’assise per il 39enne Claudio Costantino, accusato di aver ucciso con una pistola 9×21 mai ritrovata il 2 gennaio del 2022, nei pressi di casa sua, in via Morabito, a Camaro San Luigi, due persone: il 31enne Giovanni Portogallo e dopo qualche giorno, in ospedale, anche il 35enne Giuseppe Cannavò, rimasto gravemente ferito. La corte dopo 19 udienze di un processo che ha riservato parecchi colpi di scena, molto complesso anche dal punto di vista squisitamente tecnico, ha escluso a carico di Costatino le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti e futili che contestava l’accusa, ma sull’altro versante non gli ha riconosciuto la legittima difesa, ed ha poi applicato lo “sconto” di pena per la scelta originaria del rito abbreviato operata dai suoi difensori, il prof. Carlo Taormina e l’avvocato Filippo Pagano.