Il catanese Giuseppe Arena, in regime di semilibertà, usciva dal carcere di Brucoli per recarsi nel rione S.Cristoforo dove gestiva una rivendita di generi alimentari, ma in realtà coordinava un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti che si muoveva lungo l’asse Sicilia-Calabria-Lombardia. Tredici le persone in manette.
