Ci sono pure le dichiarazioni di due pentiti di peso nell’inchiesta. Si tratta del catanese Fabio Lanzafame, ritenuto vicino al gruppo di Santapaola, e del calabrese Mario Gennaro. Il primo viene definito “il pentito delle scommesse”, visto che prima era un imprenditore del settore che ha poi deciso di vuotare il sacco raccontando a varie procure d’Italia tutto quello che sapeva. Sue dichiarazioni sono entrate per esempio tra le carte, a Messina, nell’operazione antimafia “Beta”. Entrambi i collaboratori hanno delineato la figura di un degli indagati dell’inchiesta, il 48enne originario di S. Agata Militello Angelo Repoli.
