Il “re del narcotraffico” del clan Cappello che si è arricchito con la droga: sequestrati tre milioni tra case, terreni e conti

Per i collaboratori di giustizia è un uomo dei Cappello, ma Carmelo Scilio – detto Melo Arrichiazzi – non è stato mai condannato per associazione mafiosa. Ma quello che è sicuro per i pentiti è che il 50enne è uno dei massimi esponenti del narcotraffico di Catania, visti i rapporti consolidati con i fornitori di cocaina calabresi. In un blitz la squadra mobile trovò nella sua casa di via Capricorno una bacheca con una corona d’oro. La polizia etnea lunedì mattina – svelato così perché un elicottero sorvolava San Giovanni Galermo – ha sequestrato il tesoro immobiliare e aziendale di Scilio. Nelle nove pagine del decreto di sequestro firmato dal Tribunale di Misure di Prevenzione di Catania – presidente Maria Pia Urso – c’è una disamina delle vicende giudiziarie (tra condanne e assoluzioni) che ha vissuto il narcotrafficante, finito in manette l’anno scorso nell’operazione Devozione. Sono finiti nelle mani dello Stato case, terreni e un chiosco con annessa panineria. Tutte costruzioni con ampliamenti ritenuti abusivi dall’autorità giudiziaria.