Un maxi sequestro di beni all’ex avvocato Lo Castro

Si tratta di beni per milioni di euro che erano “sparsi” un po’ per tutta Italia. Ci sono case e terreni anche ad Asciano, in provincia di Siena. E da giorni l’ex avvocato d’affari 62enne Andrea Lo Castro (è stato cancellato dall’albo) e il suo “collega” storico, l’avvocato 63enne calabrese Francesco Bagnato, sono al centro di un maxi sequestro richiesto dalla Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato, e ancora in corso d’opera, da parte del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza e dei carabinieri del Ros. Finanzieri e carabinieri stanno eseguendo tre distinti decreti, il principale più due secondari, emessi nei giorni scorsi dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina presieduta in questo caso dal giudice Domenico Armaleo, che è anche relatore del procedimento. Questo dopo la richiesta del pool di magistrati e investigatori delle misure di prevenzione, che è coordinato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio. Un inciso. L’avvocato Bagnato nei mesi scorsi è stato a lungo interrogato dai magistrati della Direzione nazionale antimafia in relazione all’ipotesi di vendita di alcuni capannoni su Messina in vista della realizzazione del ponte sullo Stretto, che a quanto pare condivide come proprietario proprio con Lo Castro.