“Crimine”, confermate nell’Appello bis numerose assoluzioni

Sono state depositate le motivazioni della sentenza di appello bis del processo Crimine definito col rito abbreviato, che ha riguardato 11 imputati. Il processo è tornato davanti ai magistrati della Corte d’appello di Reggio Calabria dopo l’annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione. Nelle 38 pagine di motivazioni i giudici reggini (presidente Lucia Monaco, consiglieri Sabato Abagnale e Cristina Foti) hanno assolto gli imputati Remigio Iamonte, difeso dall’avv. Loris Nisi, e Giuseppe Romeo Iaria (avv. Annunziato Alati), dal reato di intestazione fittizia di un esercizio commerciale sito a Melito Porto Salvo «perché il fatto non sussiste». La corte, quindi, ha rideterminato la pena per Iamonte in 8 anni e per Iaria a 2 anni. È stata ridetermina la pena anche nei confronti di Bruno Nesci (assistito dall’avv. Domenico Rocco Ceravolo) che dopo l’esclusione della Cassazione della sussistenza dei presupposti per configurare una cellula mafiosa nella città tedesca di Singen, ha condannato l’imputato a 1 anno e 8 mesi di reclusione, con pena sospesa, per il reato di porto e detenzione illecita di arma da sparo.