Il “broker” Starnone incastrato in Colombia… dai conti bancari

Designato dai clan della ‘ndrangheta della Locride, in particolare di Platì e Mammola, quale successore di Giuseppe “Peppe” Palermo, il siciliano (proprio di Palermo) classe 1978, broker per i calabresi in Colombia, arrestato a metà luglio scorso a Bogotà. Secondo le autorità governative e militari della Colombia e i magistrati della Dda di Reggio Calabria, sarebbe stato questo il ruolo svolto nel paese sudamericano dal presunto broker dei clan reggini, il sidernese Federico Starnone, alias “Fedi”, 48 anni, arrestato nei giorni scorsi nella città colombiana di Calì in esecuzione dell’operazione della “Pratì” della Dda reggina. Starnone (che a breve sarà estradato in Italia) era finito sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità colombiane a seguito di dell’attivazione di circa 20 conti bancari su cui le autorità civili di Calì avevano acceso i riflettori per ingenti e “sospette” somme di denaro.