«A Catona gli affari illeciti gestiti in modo organizzato e pervicace»

Il primo sospetto dei Carabinieri della Stazione di Catona e della sezione operativa della Compagnia di Reggio coincise con un via-vai di autovetture nei pressi dell’abitazione di una vecchia conoscenza dei segugi della narcotici. Un giovane della frazione nord di Reggio gravato da precedenti nello spaccio di sostanze stupefacenti. Giorno dopo giorno lo scenario era identico: troppe autovetture gironzolavano prima di effettuare fermate lampo nei pressi dell’appartamento sospetto. Un transito perenne di persone di ogni età. Anche minori. L’annotazione delle pattuglie dell’Arma innescò un capillare piano di servizi di osservazione del perimetro residenziale di Catona: «Nei pressi dell’abitazione i militari hanno dato atto di aver notato un anomalo transito di autovetture, le quali, dopo aver effettuato brevi soste, si allontanavano velocemente, in particolar modo, ove si avvedevano della presenza di vetture con i colori d’istituto». Per gli inquirenti essendo «altamente probabile che la cessione osservata dagli operanti non fosse espressione di un’attività svolta in modo occasionale ma fosse, piuttosto, indice di un’attività condotta in modo continuativo e strutturato» andavano disposti approfondimenti investigativi, installando nell’immediatezza una telecamera “con vista” sull’abitazione del presunto indagato-chiave.