L’unica testimonianza di Pietro Giammanco, procuratore capo a Palermo quando Paolo Borsellino era aggiunto, è racchiusa in un verbale di tre pagine del 16 agosto 2017, cioè sedici mesi prima che morisse a 87 anni. Giammanco ha parlato davanti ai pm Lia Sava e Gabriele Paci. Fu sentito come persona informata sui fatti. Un procuratore controverso, amico dell’onorevole Salvo Lima, che avrebbe fatto “spallucce” con gli uomini del potere della Palermo di quegli anni contorti. Un procuratore il cui operato, insieme a quelli di alcuni magistrati che all’epoca erano nel “nido di vipere” degli uffici giudiziari, è al centro dell’attenzione dei colleghi nisseni che stanno indagando sulla strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992. Una strage ancora con tante verità da scoprire e raccontare.
