Usura a un imprenditore, scattano tre arresti.

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Il cappio al collo era diventato troppo stretto. Impossibile sopportarlo ancora. Non ne poteva più. Rispettare l’impegno con gli aguzzini equivaleva a scalare una montagna tanto alta quanto impervia. L’incubo di un imprenditore edile del centro cittadino è finito solo quando ha deciso di vuotare il sacco e raccontare tutto alle forze dell’ordine. Così la polizia, dopo meticolose indagini, ha chiuso il cerchio sull’ennesimo caso di usura ai danni di un commerciante.In manette sono finiti Antonino Bonaffini, 37 anni, sottoposto al regime dei domiciliari e ora rinchiuso nel carcere di Gazzi, il fratello Carmelo, 24 anni, ai quali sono stati concessi i domiciliari, e il cognato Antonino Mangano, 29 anni, tuttora ristretto nella casa circondariale di via Catania.