Processo “Sbarre”, i pusher reggini alla conquista della piazza di Jesolo

Dalla piazza di spaccio allestita negli ex rioni Guarna e Caridi alla conquista di un fetta di mercato in Veneto, a Jesolo la cittadina alle porte di Venezia (poco più di 27mila abitanti) che grazie a alla frazione Lido «è la seconda spiaggia d’Italia per numero di visitatori e terza per presenze turistiche». Un capitolo dell’indagine “Sbarre”, e delle motivazioni della sentenza d’appello (conclusa con 17 condanne) si sofferma proprio sulla ramificazione del narcotraffico in Veneto. I pusher reggini, che gli stessi investigatori etichettano «gruppo criminale di modesta caratura ed estraneo alle dinamiche della ‘ndrangheta», non si accontentavano più dei lucrosi affari effettuati con il monopolio di una delle principali piazze dello spaccio della cintura urbana sud della città, ma puntavano ad esportare la loro collaudata organizzazione nel nord Italia.