Viene considerato il terminale, in territorio ragusano, dei “pizzini” indirizzati o spediti dal ca¬po di Cosa nostra, quand’era an¬cora latitante, ernardo Proven¬zano. Gli inquirenti lo consideravano infatti stabilmente inserito nel circuito relazionale che gestiva la veicolazione dei messaggi epistolari riconducibili al boss. A carico di Salvatore Martorana, 86 anni, originario di Casteldaccia, in provincia di Palermo, ma da tempo residente a Vittoria, condannato (con pena definitiva) a 6 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa, ieri la Dia di Caltanissetta ha eseguito il sequestro di alcuni beni per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
