È tutto “blindato”. Trapela pochissimo. Ma da qualche settimana c’è un fascicolo, su qualche scrivania della Procura di Messina, il cui argomento è clamoroso.
L’intestazione deve suonare più o meno così: “Voto di scambio e possibili condizionamenti della criminalità organizzata durante le recenti consultazioni regionali”. È chiaro che si tratta solo di un primo approccio alla recente vicenda elettorale siciliana, quantomeno per il territorio della provincia di Messina tra la città e alcuni centri della zona tirrenica, che a quanto pare sarebbe partito da alcune intercettazioni ambientali.
