Non è stata provata la reviviscenza della cosca Dragone-Ciampà di Cutro all’indomani dell’omicidio del boss Antonio Dragone, assassinato il 10 maggio 2004 dal clan rivale dei Grande Aracri. Di conseguenza, non è emersa l’ingerenza della ’ndrangheta di matrice cutrese sugli appalti per la ricostruzione degli immobili dopo il terremoto che nel 2012 colpì la provincia di Mantova. Ecco spiegato perché il gup del Tribunale di Brescia, Alessandro D’Altilia, il 20 dicembre 2023, nel condannare in abbreviato i 7 imputati coinvolti nell’inchiesta “Sisma”, ha escluso la contestazione dell’aggravante mafiosa.