L’operazione, in particolare, è nata dalle continue lamentele e denunce verbali fatte ai carabinieri da numerosi cittadini in merito a presunte irregolarità nella concessione dei buoni alimentari. Gli accertamenti, quindi, hanno consentito di sollevare il coperchio su una vicenda già marcia e illegale sin dalle fasi iniziali: gli indagati, infatti, si sarebbero procurati, senza averne titolo, un ingiusto profitto derivante dalla indebita percezione dei cosiddetti “buoni spesa covid-19”.
In particolare, gli accertamenti effettuati dai militari della compagnia di Bianco hanno consentito di verificare che i soggetti che hanno aderito ai rispettivi bandi comunali hanno dichiarato informazioni non corrispondenti al vero, sostenendo in generale di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza, nel tentativo di indurre in errore le amministrazioni comunali e ottenere così un ingiusto profitto.
