Dagli anni Ottanta il clan ai suoi ordini seminava morte e illegalità nella periferia orientale di Napoli. Quando i carabinieri hanno fatto uscire dal nascondiglio nel muro dietro un attaccapanni il boss “reggente” Luigi Cuccaro, il quartiere si è ribellato e voleva impedirne l’arresto con ogni mezzo. Le tre di notte e sessanta fedelissimi dei Cuccaro – tre fratelli, di cui ora due in galera e uno ancora latitante – premono all’ingresso del palazzo roccaforte del gruppo criminale titolare di una rete complessa e fruttuosa di estorsioni, spaccio di droga, usura e contrabbando.
