Colpo al narcotraffico, al vertice un latitante calabrese.

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Li chiamavano “pali”, “metri cavi” o “puntini” ma erano partite di droga. Il gergo utilizzato aveva l’unico obiettivo di depistare, in caso di intercettazioni. Ma gli stratagemmi linguistici non sono bastati a evitargli guai con la giustizia. In sette sono stati arrestati, e tra questi anche alcuni calabresi, tra cui Mario Palamara, 49 anni, nativo di Melito Porto Salvo ma residente a Barlassina in provincia di Monza, latitante dal 2015, considerato assieme a Salvatore Antonino Costantino 53 anni, originario di Nicotera, residente a Milano, il vertice dell’organizzazione che aveva la sua base logistica a Busto Arsizio.