Emilia Barrile forse se l’aspettava. Temeva che qualcuno, prima o poi, le presentasse il conto. Ci ha pensato la magistratura a contestarle una serie di condotte considerate illecite e a consegnarle, attraverso la Direzione investigativa antimafia, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Per l’ex presidente del consiglio comunale e candidata a sindaco alle Amministrative dello scorso 10 giugno, l’incubo di perdere la libertà personale si è materializzato ieri mattina. Intorno alle 3.30, la Dia ha bussato alla porta di casa sua, in pieno centro. Poi, intorno alle 6.15, è stata accompagnata negli uffici di via Monsignor D’Arrigo, insieme agli altri indagati dell’operazione denominata “Terzo livello”.
