Tre unità immobiliari ubicate a Gioia Tauro, disponibilità finanziarie giacenti su un conto corrente e due zanne d’avorio di elefantino, per un valore complessivo di oltre 160mila euro. È questo il “tesoretto”, che entrerà a far parte del patrimonio dello Stato, confiscato dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine – sezione Misure di prevenzione patrimoniali – della Questura di Roma ad Agostino Cosoleto, considerato un esponente di rilievo della ‘ndrina Mammoliti-Rugolo di Oppido Mamertina e consuocero del boss Rocco Molè, assassinato a Goia Tauro nel febbraio del 2008, trasferitosi da tempo nella zona dei Castelli romani e ritenuto inserito in pericolosissimi contesti di criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, operante nel mandamento tirrenico, accusato di aver investito i proventi dei reati di bancarotta fraudolenta e delle seriali intestazioni fittizie di beni con finalità elusive o agevolative, in complessi immobiliari.